L'ingresso

Il tour di Casa Mesai inizia attraversando l'ottocentesca porta dei leoni, restaurata nelle forme e dimensioni originali. Il primo elemento che colpisce è il variopinto tappeto Abusson in mosaico integrato nella pavimentazione di pietra Serena. Sopra la cassapanca neorinascimentale, si può ammirare un quadro originale della pittrice Maddalena Mesaglio, chiamata "pittrice delle nuvole" proprio per la tematica ivi affrontata.

Appena superata la balaustra in ferro battuto appaiono minacciosi "La Storia" e "Metamorfosi", due quadri di gioventù della stessa pittrice, raffiguranti la trasmutazione tra colonne e uomini.

Sui pianerottoli superiori, infine, si trovano due mosaici decorativi ad opera del proprietario.


Il Soggiorno

Un mosaico decorativo in marmo e una balaustra con mascherone ottocentesco in stile neo barocco separano l'ingresso dal soggiorno. Il salotto è uno spazio ampio e luminoso, arredato in modo eclettico con mobili originali di varie epoche, accuratamente riportati a nuovo dal restauratore Mariano Pino.

Il tavolo, le 6 sedie e la credenza della sala da pranzo sono di produzione vecchia cerea del 1952 e sono finemente decorati da sfarzose cornici e scene bucoliche. Imponente, al centro del tavolo, il grande lampadario di cristallo, originario di Lipsia. La cristalliera infine, conserva alcuni pezzi originali degli anni '50.


La Cucina

La cucina di Casa Mesai è calda e accogliente. Il pavimento è stato realizzato con mattoni fatti a mano in un'antica fornace friulana. L'immancabile stufa a legna è incastonata in una cucina moderna e funzionale, impreziosita, anche in questo caso, da cornici in mosaico. Il tavolo centrale risale ai primi dell'800, mentre sia il lampadario che le quattro sedie, realizzate artigianalmente ed impagliate a mano in cartoccio di mais, sono dei primi del '900. Curiosa infine la panchetta, ricavata da un lettino per bambini.


Particolari creativi

Casa Mesai è disseminata di oggetti unici, dove la funzionalità si fonde con l'aspetto decorativo per completare in maniera armoniosa l'arredamento delle stanze.

La specchiera del bagno di servizio al primo piano, ad esempio, è stata realizzata con materiali di recupero: la sua forma ricorda quella di un oblò di una nave e riprende i toni dell'azzurro presenti sia nel lavabo che nella pavimentazione a mosaico palladiana, realizzata anch'essa dal proprietario.